La Festa Grossa
La Festa Grossa è un evento religioso e civile che si svolge a Collestrada, frazione di Perugia, ogni cinque anni nel mese di agosto. La sua esistenza è documentata con certezza dal 1884, ma risale senz'altro a molto prima, come suggerito dal pannello realizzato nel 1899 in “Ricordo della Festa del IV centenario di Maria S.S. Assunta dei XII Apostoli”, conservato nella chiesa parrocchiale.
Indice della sua longevità è, peraltro, la sua specifica natura: la periodicità quinquennale, la durata inusuale per una Festa civile – religiosa[1], il coinvolgimento delle comunità vicine[2], le particolari modalità partecipative della sua attuazione sono tutti elementi che fanno ritenere che la Festa abbia avuto origine e si sia sviluppata nel mondo rurale della mezzadria, se non addirittura in quello precedente della curtis medioevale.
Non una delle tante sagre sorte negli ultimi decenni un po’ dovunque, ma una Festa civile e devozionale di grande importanza ed autenticità, che si rinnova in ogni edizione ed è gelosamente custodita e che gli inevitabili cambiamenti che si succedono nel tempo non cambiano nella sua natura profonda.
Ad ogni edizione viene proposto il giusto mix tra tradizione e modernità, e non potrebbe essere altrimenti visti i cambiamenti demografici e sociali che continuamente si verificano ed ai quali, da ultimo, lo sviluppo urbanistico ha impresso una forte accelerazione.
La presenza di nuovi abitanti e la conseguente atomizzazione sociale sono un problema ed un'opportunità cui dare risposta con una maggiore coesione sociale e di questo sono consapevoli gli organizzatori della festa: la Parrocchia Santa Maria Assunta dei XII Apostoli e l’Associazione Colle della Strada.
La Festa viene da sempre realizzata con la partecipazione di tutta la popolazione e delle associazioni del territorio. Nelle numerose riunioni aperte che si tengono nel periodo che la precede ciascuno può portare il proprio contributo, anche economico: per antica tradizione i singoli e le famiglie sostengono la realizzazione della Festa versando quanto possono in un fondo comune.
Il paese
Collestrada è uno dei tanti piccoli centri antichi che costellano il territorio del Comune di Perugia, ognuno con la sua storia, il suo patrimonio storico, artistico e paesaggistico, le sue particolarità, i suoi problemi, il forte senso di appartenenza delle popolazioni: tutti elementi, questi, che meritano di essere maggiormente conosciuti, in primo luogo dai loro stessi cittadini ma anche ad un livello più vasto.
Infatti i tesori storico-artistici, paesaggistici, ambientali che questi piccoli nuclei custodiscono, ma anche le tradizioni, i modi di vita, le reti di solidarietà che li caratterizzano, sono tali da poter costituire un'autentica ricchezza anche di comunità assai più vaste, se compresi nella loro reale portata di testimoni e attori di una civiltà dinamica con robuste radici nel proprio passato.
Collestrada, in particolare, pur se forse nota più per la presenza di un grande centro commerciale che per altro, possiede proprie spiccate peculiarità: posta sulla riva sinistra del Tevere, a ridosso del popoloso quartiere di Ponte San Giovanni, investita da processi di urbanizzazione non sempre felici, possiede ancora un ambiente in cui natura, storia e paesaggio si fondono armoniosamente.
La natura
Il bosco di Collestrada, prima noto come “selva de Colle” e poi come “la macchia de Colle”, oltre che aver costituito per secoli un'importante risorsa faunistica e forestale, oggi è forse la maggiore attrattiva ambientale del territorio. Portata negli ultimi decenni dai 45 agli attuali 60 ettari tramite un rimboschimento perimetrale, svolge un'importante funzione di conservazione e tutela della flora e della fauna, cui si aggiunge quella altrettanto significativa di verde periurbano a servizio del tempo libero.
Il territorio circostante si presenta essenzialmente caratterizzato dall'attività agricola, con campi, abitazioni e viabilità poderale che recano tracce, più che in altri luoghi, di passati sistemi di conduzione come la mezzadria.
Il paesaggio
Le emergenze architettoniche, l'edilizia contadina, le grandi o piccole strutture di servizio quali l'”Hostaria di Colle” lungo l'antica “Strada Maestra” da e per Assisi, i vecchi pozzi, le edicole votive, le aree boscate, i reticoli idrografico e viario minori, le moderne forme di conduzione estensiva dell'agricoltura, i nuovi fabbricati civili, produttivi e di servizio, le grandi infrastrutture viarie e ferroviarie, sono tutti elementi che concorrono a definire il paesaggio, che talora assume quegli aspetti deludenti generati da uno stridente rapporto tra antico e moderno.
Ciò che tuttavia caratterizza positivamente Collestrada è che l'essere stata per gran parte del suo territorio, per secoli e fino a poco addietro, sede di una grande azienda produttiva al servizio del maggiore ospedale di Perugia, ha di fatto impedito operazioni di trasformazione altrove possibili e consentito di conservare maggiormente i segni di un antico e più armonioso rapporto dell'uomo con la natura.
Le testimonianze materiali della storia
Considerevoli sono i segni materiali che il tempo impresso sul territorio.
Il Castello caratterizza tutta l’area dal punto di vista simbolico, architettonico e paesaggistico. È un manufatto “di poggio” del XIII secolo nato con la funzione, oltre che di presidio di un tratto del confine tra i comuni medioevali di Perugia ed Assisi, anche di immagazzinamento di viveri e riserve alimentari nonché di amministrazione di vasti appezzamenti agricoli e forestali circostanti e di strutture sanitarie: siamo infatti di fronte, secondo i documenti storici, a ciò che resta dell'unico lebbrosario del Comune di Perugia, la cui ubicazione risulta certa[3].
L'Ospedalone di San Francesco, in realtà una villa di campagna di notevole pregio, posta nel luogo in cui era ubicata la sezione maschile del lebbrosario[4]. La Villa Pucci Boncampi, residenza nobiliare di campagna sette-ottocentesca e fulcro di una vasta proprietà agricola di pianura in direzione Assisi.
Punteggiano il territorio altri antichi manufatti, tra cui spicca la chiesa detta “La Madonnuccia di Campagna”, nota per ospitare un pregevole affresco del XIV secolo, oltre che per la particolare devozione di cui è fatta oggetto la Madonnuccia stessa.
Inoltre nella chiesa “Santa Maria Assunta dei XII Apostoli” sono conservati quadri e statue di carattere religioso, tra cui è particolarmente importante la tela della Madonna Assunta in cielo, che viene trasportata in processione solenne al termine di ogni Festa Grossa.
Non mancano infine le testimonianze archeologiche, tra tutte ad esempio l'urna cineraria del II – I sec. AC, posta alla base del campanile della chiesa madre che rappresenta Troilo ucciso da Achille.
Gli eventi storici di rilievo
Oltre alle accennate necessità militare, di amministrazione sanitaria e di gestione di risorse agricole che hanno portato alla costruzione del castello nel XIII secolo, preme sottolineare tra i tanti soltanto due eventi storici significativi, entrambi riguardanti la vita di San Francesco.
La Battaglia di Collestrada del 1202 tra i comuni di Perugia e Assisi, nella quale il futuro Santo viene catturato e successivamente imprigionato a Perugia: probabilmente l'inizio, e l'elemento scatenante, del profondo travaglio che lo porterà ad abbandonare la strada a lui destinata quale figlio di un ricco mercante, per abbracciarne un'altra completamente diversa.
Nel 1216 è documentato che il Santo pernottò presso il lebbrosario di Collestrada.
Ciò non esaurisce affatto la vicenda storica di Collestrada, che non può essere separata da quella della struttura assistenziale e produttiva appartenuta prima al Comune di Perugia e poi all'”Ospedale di Santa Maria della Misericordia”, e l'esigenza di un suo costante approfondimento nei suoi molteplici aspetti, è ben presente alla comunità locale, che ha sostenuto e sostiene con convinzione l'attività di ricerca e divulgazione di numerosi suoi componenti, dalla quale sono scaturite pregevoli pubblicazioni ed altro materiale.
Il Programma 2015
La definizione del programma 2015 della Festa Grossa avviene, come da sempre, con una particolare “metodologia”, fondata sulla ricerca della massima partecipazione possibile della popolazione e delle organizzazioni civili e religiose alla costruzione dell'evento. Si forma così una rete di soggetti ciascuno dei quali, a sua volta, mette a disposizione le proprie relazioni oltre che il proprio impegno e competenza.
Anche per questa edizione, che avrà luogo dal 6 al 15 di agosto, il programma sarà suddiviso in attività civili e religiose, sono intese allo sviluppo della convivenza, allo scambio ed alla crescita culturale, alla condivisione del divertimento, alla convivialità ed alla pratica della devozione.
Ad esse si aggiungono le attività di dono, intese alla realizzazione di cose concrete che, poste in essere in occasione di ogni Festa Grossa, rimangono a lungo nella disponibilità della comunità.
Nell’arco delle dieci giornate sarà attivo un servizio gastronomico e di bar, con alimenti e bevande tipici del territorio, servizio che, come precedentemente precisato, sarà gestito da un catering esterno.
Numerosissime le associazioni del territorio coinvolte dall’Associazione Colle della Strada: FAI, FUA, FIGeST, AURAP, AMICO ASINO, PROPONTE-VELIMNA, TEATRO DI COLLE, CENTRO SOCIO CULTURALE I MAGGIO, PODISTICA IL COLLE, ASSOCIAZIONE COMBATTENTI E REDUCI, CIRCOLO ARCI COLLESTRADA.
Le attività civili
- spettacoli teatrali e animazione imperniati sulle vicende storiche del territorio, dagli etruschi, passando per San Francesco e verso la prima guerra mondiale;
- spettacoli musicali;
- attività sportive, ludiche e giochi popolari;
- mostre, conferenze e visite guidate riguardanti i beni artistici, architettonici, naturalistici e paesaggistici;
- mostre sui divertimenti e sui mestieri dalle origini al Novecento;
Le attività religiose
Come da tradizione, il fervore religioso che caratterizza la Festa Grossa si evidenzia nella concentrazione delle più importanti attività liturgiche che si svolgono ogni anno e che richiamano fedeli da tutte le parrocchie limitrofe:
- Sacramenti del Battesimo, della Prima Comunione e della Cresima;
- Rinnovo delle promesse matrimoniali;
- Unzione degli infermi;
- Messa per i defunti;
- Messa presieduta dal Cardinale Bassetti;
- Adorazione eucaristica;
- Eccezionalmente, nel 2015 verrà dedicata una Messa di ringraziamento per la professione di due suore, di cui una di Collestrada;
A conclusione della Festa, come da sempre, si terrà la tradizionale processione per le vie del Paese con l’immagine della Madonna Assunta in Cielo.
Le attività di dono
Da un punto di vista economico è interessante l’attitudine a sostenere la Festa con contribuzioni volontari da parte degli abitanti, raccolti negli anni che le precedono. Tuttavia resta fondamentale il supporto che possono dare le istituzioni e le realtà economiche del territorio.
Di estrema importanza è che i fondi raccolti vengano impiegati anche per realizzare opere di sistemazione del Paese.
Quest’anno, per esempio, le iniziative che si vorrebbero mettere in atto riguardano la pavimentazione della piazza e la risistemazione dell’aia.
[1] Le ultime edizioni hanno raggiunto 10 giorni di durata, dal 6 al 15 agosto.
[2] Il programma liturgico prevede tradizionalmente il pellegrinaggio dalle parrocchie di S. Egidio, Brufa, Ospedalicchio, Ponte San Giovanni, Balanzano, Pieve di Campo.
[3] In particolare, mentre nel castello si svolgevano i compiti di amministrazione ed immagazzinamento, oltre che alla bisogna militari, la cura dei lebbrosi avveniva presso strutture vicine di cui non restano altro che i toponimi: San Lazzaro per i maschi e Santa Marta per le femmine.
L'aspetto attuale del castello è il risultato di sopravvenute esigenze di carattere religioso, aziendale, abitativo ed altro ancora.
[4] La Villa è probabilmente successiva al 1524, anno in cui avvenne il passaggio della tenuta di Collestrada dal comune all'ospedale cittadino “Santa Maria della Misericordia”, che l'ha mantenuta in suo possesso sino a pochi decenni fa